Rassegna stampa – Anteprima 23 settembre
SocietàClamoroso
Padre Peter Pomposello, di New York, volendo fare un regalo al Papa, scelse uno skateboard. Il papa era Benedetto XVI, in quel momento di 81 anni [Veronese, Giornale]. Leggi di più
23 Settembre 2019 - di Giorgio Dell'Arti
SocietàClamoroso
Padre Peter Pomposello, di New York, volendo fare un regalo al Papa, scelse uno skateboard. Il papa era Benedetto XVI, in quel momento di 81 anni [Veronese, Giornale]. Leggi di più
5 Settembre 2019 - di Dino Cofrancesco
Società“Fake news”, si legge in Treccani Cultura-Enciclopedia on line, è “una locuzione inglese (lett. notizie false), entrata in uso nel primo decennio del XXI secolo per designare un’informazione in parte o del tutto non corrispondente al vero, divulgata intenzionalmente o inintenzionalmente attraverso il Web, i media o le tecnologie digitali di comunicazione, e caratterizzata da un’apparente plausibilità, quest’ultima alimentata da un sistema distorto di aspettative dell’opinione pubblica e da un’amplificazione dei pregiudizi che ne sono alla base, ciò che ne agevola la condivisione e la diffusione pur in assenza di una verifica delle fonti”. Leggi di più
27 Agosto 2019 - di Paola Mastrocola
In primo pianoSocietàChi sono gli haters? Chi sono coloro che insultano, minacciano, sputano veleno, irridono, calpestano, umiliano, lanciano volgarità e violenza sprizzando odio via web? Schermati da un video, lontani dai loro interlocutori, assenti ma comunicanti, esistono veramente? Ne conosciamo qualcuno? Sono persone, robot, marziani? Siamo noi? Leggi di più
6 Agosto 2019 - di Luca Ricolfi
PoliticaSocietàRicordate la strage del 2011 nell’isoletta norvegese di Utøya, quando in odio agli immigrati islamici un fanatico di nome Breivik uccise a sangue freddo 77 ragazzi, colpevoli di essere socialisti? Leggi di più
31 Luglio 2019 - di Dino Cofrancesco
PoliticaSocietàEssere contrari allo ius soli significa, oggi, essere relegati in un lebbrosario morale, diventare un esempio di quel processo di disumanizzazione che, per la political culture dominante, ha investito la destra italiana, anche quella un tempo rispettabile (ma rispettata poi da chi?). Non condividere una tesi non significa ispirarsi a valori diversi da quelli diffusi dalla stragrande maggioranza dei media ( giornali, radio, tv, social, etc..) ma militare nella schiera dei retrogradi, incattiviti dalla loro scarsa presenza nelle sedi in cui si forgia lo “spirito pubblico” e oggi si elaborano le parole d’ordine del politicamente corretto. Leggi di più