Anteprima – Rassegna stampa del 6 novembre

Clamoroso

Anni di stipendio necessari per comprare oggi un appartamento di 80-90 metri quadri in una grande città italiana: 6,2. Nel 2009: 9. Nel 1964: 1,5 (indagine Tecnocasa) [Amato, Rep].

 

In prima pagina

• Esplode una cascina ad Alessandria, muoiono tre vigili del fuoco. Trovato un timer, per i pm è un atto doloso

• Il massacro di mormoni americani in Messico. Uccisi tre mamme e sei bambini. Alcuni bruciati vivi

• Il Pd e Renzi pronti a reintrodurre lo scudo penale per ArcelorMittal. M5s e Conte contrari

• Manovra, come cambia la plastic tax

• I romani vogliono Meloni o Calenda come sindaco. Flop della Raggi bocciata da 8 residenti su 10.

• Solo una banca su tre svela i costi. L’esperimento sulla trasparenza non funziona.

• Usa e Cina trattano la revoca dei dazi. In ballo 110 miliardi. Trump chiede acquisti massicci

• La Procura apre due inchieste per gli insulti a Balotelli. Il Verona bandisce fino al 2030 l’ultrà neofascista secondo il quale Balotelli non è del tutto italiano

• Stadio della Roma, verso il processo il tesoriere della Lega Centemero e l’ex del Pd Bonifazi

• Conte risponde alla Camera sul presunto conflitto di interessi

• ‘Ndrangheta al Nord, sessanta arresti a Torino

• Arrestata in Siria la sorella di al Baghdadi

• Gli Stati Uniti sono usciti dall’accordo sul clima di Parigi

• Boom di ascolti per Fiorello: il debutto di Viva RaiPlay! visto da sei milioni e mezzo di telespettatori

• Champions: il Borussia Dortmund ha battuto l’Inter 3 a 2 quando nel primo tempo i nerazzurri vincevano 2 a 0. Al San Paolo il Napoli pareggia con il Salisburgo

• La Supercoppa Italiana si giocherà ancora in Arabia Saudita, ma questa volta senza limitazioni per le donne sugli spalti

• Fabio Grosso è il nuovo allenatore del Brescia

• Il bandito ucciso per errore dal suo compare durante una rapina a mano armata in una tabaccheria

• Sono morti l’attore Omero Antonutti e il ct della Valanga azzurra Mario Cotelli

 

Titoli

Corriere della Sera: Ilva, la mossa del governo

la Repubblica: La morsa d’acciaio

La Stampa: Mittal porta il governo in tribunale

Il Sole 24 Ore: Risparmio, / solo un terzo / delle banche / è in regola

Avvenire: «Vietato chiudere»

Il Messaggero: Ex Ilva, doppia offerta di Conte

Il Giornale: Fatwa sul Giornale / pagata dall’Europa

Il Fatto: Mittal confessa: / “Via anche / senza lo scudo”

Libero: Ammazzano le fabbriche / e i poveri pompieri muoiono

La Verità: Nove milioni all’ateneo dei misteri / il giorno dopo la vittoria del M5s

Quotidiano del Sud: C’era una volta l’Italia

il manifesto: Acciaio fuso




Anteprima- Rassegna stampa 05 novembre

Clamoroso

Parole di cui un adolescente conosceva il significato nel 1976: 1.600. Oggi: 600 (valutazione di Tullio De Mauro) [Umberto Galimberti a Stefano Lorenzetto, CdS]

 

In prima pagina

• ArcelorMittal se ne va e restituisce l’ex Ilva allo Stato. A rischio diecimila posti di lavoro

• Dal 2000 a oggi un milione di giovani ha abbandonato il Sud

• Cei, Ilva, Emilia e Segre. Intervista a Matteo Salvini

• In Emilia i sondaggisti parlano di un testa a testa tra destra e sinistra

• È stato arrestato per mafia il radicale Nicosia, collaboratore della deputata renziana Occhionero

• Per il capo ultrà del Verona «Balotelli non è del tutto italiano»

• Di Maio a Shanghai per vendere ai cinesi carne, riso e prosecco

• Schiaffo a Trump, perde l’appello sulle dichiarazioni fiscali

• L’Iran raddoppia l’arricchimento dell’uranio. Bruxelles si preoccupa. Trump mette nuove sanzioni

• I turchi non vogliono i foreign fighters europei

• Lo scrittore turco Altan torna libero dopo tre anni di carcere. Era stato accusato per il golpe del 2015

• Grecia, scoperti 41 migranti in un camion-frigo

• Farage non si candiderà alle elezioni inglesi del 12 dicembre

• In Romania il governo centrista ha ottenuto la fiducia

• La trentenne trovata morta dopo un rave a Livorno

• Caso monopattini, si dimette il capo dei vigili torinesi

• Manuel Bortuzzo potrebbe tornare a camminare

• Ferrari vede al rialzo i conti del 2019 il titolo schizza in Borsa

 

Titoli

Corriere della Sera: il caso Ilva scuote il governo

la Repubblica: Sulla pelle dell’Ilva

La Stampa: Mittal, addio all’Ilva / e apre la crisi dell’acciaio / Conte: cercano scuse

Il Sole 24 Ore: Ex Ilva, / ArcelorMittal /restituisce / le chiavi

Avvenire: Acciaio spezzato

Il Messaggero: Schiaffo d’acciaio

Il Giornale: Fanno fallire l’Italia

Il Fatto: Preso infiltrato / della mafia / in parlamento

Libero: «Il Vangelo è comunista»

La Verità: La renziana col portaborse mafioso

Quotidiano del Sud: Investimenti, chi li ha visti?

il manifesto: Terra bruciata




Hate speech

Ha suscitato qualche inquietudine, anche fra alcuni parlamentari dell’opposizione di destra, il fatto che 98 senatori (tutti di centro-destra) non abbiano votato a favore della “Commissione Segre”, ovvero di una Commissione straordinaria “per il contrasto ai fenomeni dell’intolleranza, del razzismo, dell’antisemitismo, e dell’istigazione all’odio e alla violenza”. Anch’io mi sono stupito un po’, conoscendo la passione dei parlamentari per le commissioni, e trovando strano che ci si debba dividere persino su principi così generali e ovvi. Possibile che ci siano senatori che difendono l’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo, l’istigazione all’odio e alla violenza?
Poi però mi sono ricordato di una cosa: il titolo di una legge, come il titolo di un articolo di giornale, spesso non corrisponde a quel che c’è scritto dentro. Meglio leggere tutto prima di esprimere un’opinione.
Allora ho letto il testo istitutivo della Commissione, e il mio stupore è aumentato, ma capovolto di segno. Ora sono stupito che sia stato possibile mettere al voto un testo simile. Attenzione: ho detto mettere al voto, non approvare. Perché si può essere d’accordo o contrari a una proposta, ma si dovrebbe pretendere che la proposta sia chiara, ossia ben formulata nei suoi presupposti, nei suoi propositi e nei suoi limiti (e magari anche scritta in un buon italiano, come la nostra Costituzionale).
Ebbene, questi requisiti sono drammaticamente assenti, quindi la proposta è ingiudicabile nel merito. Può essere usata come arma di lotta politica, ma non valutata polititicamente. Provo a spiegare perché.
I presupposti. Un presupposto (noto, ma non dichiarato nel testo) è costituito dai messaggi d’odio, presumibilmente a sfondo antisemita, indirizzati quotidianamente alla senatrice Segre, come a decine di altri personaggio pubblici. Un secondo presupposto è la convinzione degli estensori del testo che “il fenomeno denunciato” (i messaggi d’odio sul web, sembra di capire) “è purtroppo in crescita in tutte le società avanzate”. Questo secondo presupposto è perlomeno mal definito, e a mia conoscenza non è supportato dal alcuno studio empirico condotto sistematicamente nel tempo “in tutte le società avanzate”. Quel che è verosimile, semmai, è che un po’ tutti i generi di messaggi siano in crescita sul web per la ovvia ragione che aumenta molto velocemente il numero di utenti del web. Quando dico tutti i generi di messaggi intendo quelli di odio e quelli di solidarietà, quelli ostili agli ebrei e quelli ostili all’occidente, quelli che fanno l’apologia del fascismo e quelli che fanno l’apologia dello Stato islamico. Quanto ai personaggi pubblici, credo ve ne siano parecchi, a destra (Matteo Salvini), a sinistra (Laura Boldrini), e persino al centro (Elsa Fornero), che hanno ricevuto, e continuano a ricevere, dosi non certo omeopatiche di ingiurie, specie se sono attivi sul web.
I propositi. Che cosa dovrebbe fare la Commissione straordinaria? Non è chiarissimo. A parte studi, viaggi, scambi di informazioni, missioni all’estero, report annuali, la commissione ha “compiti di iniziativa per l’indirizzo e il controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza” (fino alla richiesta di rimozione dal web di contenuti che la Commissione giudica manifestazioni di odio, intolleranza o discriminazione).
I limiti. Il problema è che nel testo non vengono mai circoscritti e definiti in modo chiaro i comportamenti che si ritengono inammissibili, e dunque potenzialmente segnalabili, stigmatizzabili, sanzionabili, o addirittura perseguibili penalmente. Se si legge attentamente tutto il testo, si scopre un’incredibile insalata di comportamenti che la Commissione sembra far rientrare nel proprio campo di interesse e di sorveglianza. In alcuni punti, sembra che il bersaglio sia l’odio in quanto tale, a prescindere dal suo contenuto ideologico o politico, fino a includere il cyberbullismo nelle scuole. In altri punti del testo nel mirino finisce “l’istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali” ma limitatamente al caso in cui l’odio è “sulla base di alcune caratteristiche quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre condizioni fisiche o psichiche”. Altrove il testo si allarga ancora un po’ e parla di hate speech e di “tutte le manifestazioni di odio nei confronti di singoli o comunità”. Infine, per quanto riguarda le ideologie, il bersaglio è molto ampio, con qualche omissione: rientrano il razzismo, l’antisemitismo, l’antigitanismo, l’antislamismo, il “nazionalismo aggressivo” (chi stabilirà se il nazionalismo è aggressivo o mite?) e persino l’etnocentrismo; ma non rientrano l’anticristianesimo e l’antioccidentalismo, topoi tipici della propaganda islamica radicale. Lo stesso strabismo riguarda la denuncia del negazionismo: giustamente stigmatizzato quando è negazione della Shoah, dei genocidi, dei crimini di guerra o contro l’umanità, ma sorprendentemente mai riferito ai Gulag e alle altre tragedie del comunismo (una dimenticanza particolarmente grave in un testo che si sforza di avere un respiro europeo, in un’Europa nella quale i crimini del comunismo sono ancora vivi nella memoria di tanti popoli).
Le perle. Parlando di hate speech, e poggiando sull’autorità del “Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa”, si arriva a includere nel raggio di azione della commissione “gli abusi, le molestie, gli epiteti, gli stereotipi e le ingiurie che stigmatizzano e insultano”. Gli stereotipi? Chi stabilirà che un’etichetta appioppata a qualcuno è uno stereotipo, e come tale perseguibile o stigmatizzabile? Non sanno gli estensori del testo che la vita sociale si nutre di stereotipi, e che moltissimi stereotipi sono semplicemente la cristallizzazione di esperienze individuali e collettive?
Che dire, alla fine?
Siamo di fronte a un testo le cui sacrosante e condivisibili intenzioni, combattere l’odio e l’istigazione alla violenza, convivono con due limiti che, almeno nella tradizione liberale, appaiono difficili da accettare. Il primo è la completa mancanza di consapevolezza di quanto delicato sia l’equilibrio fra il diritto a non essere insultati e offesi, e il diritto alla libera manifestazione delle opinioni, specie in campo politico. Il secondo limite è l’incapacità di vedere che, ove si decida di percorrere la rischiosa strada di tutto monitorare, controllare, sorvegliare e punire, anche nei casi in cui l’aggressività è confinata al piano verbale, allora occorre essere veramente neutrali, imparziali, universali: il diritto della Boldrini di non subire una campagna d’odio sul web vale quanto l’analogo diritto di Salvini, che di insulti – presumibilmente – ne riceve anche di più, e di assai più organizzati.
Qualcuno ha dimenticato la copertina dell’Espresso (Uomini e no) in cui il leader della Lega veniva presentato come un non-uomo? Se è impossibile, nell’era di internet, impedire a legioni di imbecilli frustrati di sfogare il loro odio e le loro antipatie sul web, potremmo almeno cercare, come sistema dei media, di accordare a tutti il diritto di essere trattati come esseri umani.

Pubblicato il 2 novembre su Il Messaggero



Anteprima – Rassegna stampa del 4 novembre

Clamoroso

Abitanti di Pomigliano d’Arco, paese natale di Luigi Di Maio: 39 mila. Dei quali percepiscono il reddito di cittadinanza: 12 mila. Offerte di lavoro ricevute in questi sei mesi dai 12 mila: zero [Zancan, Sta].

 

In prima pagina

• La Legge di bilancio approda oggi in Senato. Nella maggioranza si litiga per la plastic tax

• La saudita Aramco, la più grande compagnia petrolifera mondiale, si quota in Borsa

• Partono i tavoli di trattativa Fca-Psa. L’ostacolo Trump

• Di Maio contro i negozi aperti sette giorni su sette

• Maltempo, trombe d’aria e allagamenti in Liguria e Toscana

• I candidati democratici in netto vantaggio su Trump

• Ogni giorno nel mondo 7.500 persone muoiono per il lavoro. Mille in incidenti, altri 6.500 per malattie professionali.

• Negli ultimi tre anni la legge sull’omicidio stradale ha diminuito solo del 4,6 per cento il numero di morti

• Al Sud non si crea lavoro: solo 40 mila posti in più

• Sulla Via della seta le merci corrono a senso unico. L’import delle arance di Sicilia cala dell’1,5 per cento, l’export cinese verso l’Italia aumenta del 7,8%.

• I trafficanti tagliano il muro di Trump in mezz’ora

• La nave Alan Kurdi è arrivata a Taranto: sbarcati 88 migranti.

• Torna la guerriglia nella banlieue parigina. In fiamme una scuola di circo

• Danno fuoco ai capelli di un clochard per farsi due risate

• A Verona cori razzisti contro Balotelli che scaglia un pallone in curva ed esce dal campo

• Vincono Juve e Inter, la Roma batte il Napoli, l’Atalanta sconfitta in casa dal Cagliari

• Ciclismo, per Ganna oro e record nell’inseguimento su pista

• Hamilton campione del mondo

• Viñales ha conquistato il Gp della Malesia. Terzo Dovizioso, quarto Rossi

• Il Sudafrica ha vinto la sua terza Coppa del mondo di rugby

• La diciottenne di Ivrea rimasta impiccata mentre provava a scavalcare il cancello di casa

• La coppia con la figlia di cinque mesi morta sull’A13

• Il cadavere del settantacinquenne trovato in un sacco sul balcone di casa a Trieste

• Il parrucchiere di Cristiano Ronaldo ammazzato a coltellate in un hotel di Zurigo

• La morte di Marie Laforêt, ragazza dagli occhi d’oro.

 

Titoli

Corriere della Sera: Intesa difficile / sulla manovra / La sfida in Aula

la Repubblica: La nuova Europa dovrà / fare patti con i sovranisti

La Stampa: Pignatone: “La prova c’è / Mafie e corruzione / condizionano Roma”

Il Sole 24 Ore: I primi vincenti / e perdenti / della manovra / che ferma l’Iva

Il Messaggero: Manovra, mancano 2 miliardi

Il Giornale: Governo di plastica

Il Fatto: Tutte le balle sulla plastic tax

Libero: Nel Paese di Di Maio / in 12mila incassano / il reddito grillino

La Verità: Rissa nel governo sulla manovra

Quotidiano del Sud: Nella manovra / c’è poco per i giovani




Anteprima – Rassegna stampa del 31 ottobre

Clamoroso

In 25 anni, la ricchezza degli over 65 è aumentata del 77%. Quella dei trentenni è crollata del 34% [Pica, CdS].

 

In prima pagina

• Fca e Peugeot hanno raggiunto l’accordo sulla fusione

• Giacarta, Mumbai, Londra e Venezia fra trent’anni saranno sommerse

• Deutsche Bank ha perso 3,7 miliardi nei primi nove mesi del 2019

• Manovra, entra una mini tassa su filtri e cartine. Il nodo Radio Radicale

• Parla il padre di Luca Sacchi: «Si fidava troppo»

• L’uomo che ha incastrato al Baghdadi incasserà 25 milioni

• Whirlpool non venderà lo stabilimento di Napoli (per ora)

• Lufthansa apre il portafoglio e mette sul tavolo 150 milioni per far volare Alitalia, 50 in più di Delta

• Sì del Senato alla commissione contro razzismo e antisemitismo proposta da Liliana Segre. Lega, Fdi e Fi si astengono

• Il gas di Putin passerà per l’Ungheria di Orbán con buona pace dell’Ucraina

• Il Congresso Usa sfida Erdoğan su sanzioni e genocidio armeno

• Il Cile cancella il vertice Apec. A rischio l’accordo Trump-Xi

• Nessuno lo paga e si dà fuoco. È successo in Val d’Aosta dove un artigiano edile, indebitato perché nessuno salda le sue fatture, ha tentato il suicidio

• La Fed taglia ancora il costo del denaro di 0,25%

• Belgio, 12 migranti trovati vivi in un camion frigorifero

• Di Maio rinnova il patto con la Libia

• La Cassazione chiede una pena più severa per Talluto, l’untore dell’Hiv

• La rapina a mano armata subita in casa da Claudio Marchisio

• Sistema Romeo, chiesti 55 rinvii a giudizio

• Pareggio con polemiche tra Napoli e Atalanta e tutti i risultati della Serie A

 

Titoli

Corriere della Sera: Manovra, misure e tensioni

la Repubblica: Fca-Peugeot / la fusione calda

La Stampa: Migranti e informazione / Tra Pd e Di Maio / è scontro a tutto campo

Il Sole 24 Ore: Fusione / Fca-Peugeot, / ok dai Cda

Avvenire: Patto col diavolo

Il Messaggero: Le nuove tasse della manovra

Il Giornale: Conte si prende anche / gli immigrati della Merkel

Il Fatto: Ma quanto / mangiano / questi leghisti

Libero: Vogliono cacciare Di Maio

La Verità: Salute, contanti, fumo / questi tassano tutto

Quotidiano del Sud: Maroni: Lombardia e Veneto / sull’autonomia sbagliano

il manifesto: Memoria corta