Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 17 novembre) la temperatura dell’epidemia è finalmente tornata a diminuire anche se di soli 0.3 gradi. Il termometro di oggi segna 221.0 gradi pseudo-Kelvin.

Questa battuta d’arresto si deve essenzialmente all’andamento dei contagi, tornati a scendere dopo due giorni di aumento. Continuano però a crescere i decessi (+4.134 negli ultimi sette giorni). Sono invece rimasti sostanzialmente stazionari gli ingressi ospedalieri stimati.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +15.7 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.

 




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Anche oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 16 novembre) la temperatura dell’epidemia è salita di circa 2 gradi, passando da 219.1 a 221.3 gradi pseudo-Kelvin.

Alla base di questo peggioramento vi è la stessa dinamica osservata ieri: l’aumento della temperatura dipende dal cattivo andamento dei contagi (il tasso di positività è pari al 17.9, in leggera crescita rispetto a ieri) e dei decessi (+3.9 mila negli ultimi sette giorni). Continuano invece a diminuire gli ingressi ospedalieri stimati.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +22.4 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Dopo la battuta d’arresto registrata sabato, la temperatura dell’epidemia è tornata a salire, anche se ad un ritmo più contenuto rispetto ai giorni scorsi. Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 15 novembre) il termometro segna 219.1 gradi pseudo-Kelvin ed è in aumento di 2.5 gradi.

Questo peggioramento deriva dal cattivo andamento dei contagi (tornati a crescere dopo la diminuzione registrata sabato) e dei decessi (+3.8 mila negli ultimi sette giorni). Sono invece in calo gli ingressi ospedalieri stimati.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +24.4 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 13 novembre) la temperatura dell’epidemia è salita di 4.1 gradi, passando da 213.5 a 217.6 gradi pseudo-Kelvin.

Anche oggi, il cattivo andamento dei nuovi contagi (+244 mila nell’ultima settimana; il tasso di positività è pari al 16.0%, stabile rispetto a ieri) ha contribuito in misura preponderante all’aumento della temperatura. Tornano a crescere in modo significativo gli ingressi ospedalieri stimati. Più lieve è invece l’aumento dei decessi (+3.3 mila negli ultimi sette giorni).

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +34.6 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Anche oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 12 novembre) la temperatura dell’epidemia è salita, ma ad un ritmo più contenuto rispetto ai giorni scorsi. Il termometro di oggi segna 213.5 gradi pseudo-Kelvin ed è in aumento di 3.5 gradi.

Questo risultato è dovuto principalmente al cattivo andamento dei nuovi contagi (+241 mila nell’ultima settimana; il tasso di positività è pari al 16.1%, in aumento rispetto a ieri). Significativo è anche l’aumento dei decessi (+3.3 mila negli ultimi sette giorni). Per la prima volta da settembre gli ingressi ospedalieri stimati sono in calo.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +37.5 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.