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Luci ed ombre del Mezzogiorno

17 Luglio 2017 - di Fondazione David Hume

Dossier HumeEconomiaSocietà

L’analisi delle cause del ritardo del Mezzogiorno va avanti da molto tempo. Di “questione meridionale” si parla ormai dalla seconda metà dell’Ottocento (Ricolfi, 2010), dai tempi l’Unità d’Italia.

Che nel nostro Paese ci siano ancora oggi differenze territoriali evidenti è indubbio. Basta dare uno sguardo al tenore di vita della popolazione misurato in termini di Pil pro-capite: quello del Centro-Nord è circa una volta e mezzo quello del Mezzogiorno. E questo rapporto di svantaggio si ripresenta anche quando si passa ad osservare il tasso di occupazione. Lo sviluppo del Sud, dunque, continua a rappresentare un nodo strategico per lo sviluppo del Paese.

In una fase di crisi economica come quella che ancora oggi stiamo vivendo, diventa interessante chiedersi come ha reagito il Mezzogiorno alla lunga fase recessiva. Il divario territoriale si è forse allargato o il Sud ha seguito le dinamiche del Centro-Nord?

Possiamo fare un primo e sintetico bilancio, considerando alcuni indicatori chiave non soltanto economici.

Mezzogiorno

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L. Ricolfi e staff Hume
L. Ricolfi e staff Hume
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